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Un centro comunitario del '700 in Campania, in «Comunità» n. 86, gennaio 1961.

Il saggio, redatto in collaborazione con F. Sbandi, si occupa del nucleo manifatturiero di San Leucio presso Caserta. Questo centro, citato nella storia politica come episodio dell'amministrazione borbonica, nella storia degli ordinamenti giuridici per la sua singolare costituzione «socialista », in quella dell'industria per la sua produzione tessile, viene dagli AA. esaminato essenzialmente per i suoi aspetti architettonici e urbanistici. Oltre alla documentazione del suo ambiente, San Leucio viene inquadrato nell'ambito delle concezioni utopiche e considerato, in un certo senso, una anticipazione delle comunità ideate da Owen e Fourier.

Attività edilizia dal 1860 al 1915, nel vol. Napoli dopo un secolo, E. S. I., Napoli 1961.

Nella raccolta di monografie che compongono un volume pubblicato in occasione del primo centenario dell'unità nazionale e che trattano molti aspetti della vita cittadina in questo lasso di tempo, il saggio suddetto ne delinea la vicenda architettonico-urbanistica. L'attività degli ultimi architetti del periodo borbonico, i lavori relativi al Piano di Risanamento, la formazione di nuovi quartieri coincidenti con l'affermarsi a Napoli del gusto floreale, perdurato qui fino alla prima guerra mondiale, trovano in questa monografia un'ampia e documentata trattazione.

Vanvitelli e la critica del Settecento, in «Napoli nobilissima », vol. VI, f. I, gennaio-aprile 1967.

Il saggio muove dalla considerazione che la ricca bibliografia vanvitelliana manca di un considerevole capitolo: il rapporto fra Vanvitelli e il pensiero critico del suo tempo; di un momento in cui la riflessione critica assume un rilievo mai avuto in precedenza e segna una sensibile svolta nella cultura architettonica. Pertanto l'opera del Maestro viene da un lato collegata ai contemporanei L. Pascoli, F. Milizia, J. Winckelmann, Quatremère de Quincy che scrissero sulle sue fabbriche, e dall'altro a quegli autori precedenti, il cui pensiero segna la svolta critica suddetta. In tal modo l'attività vanvitelliana, assai spesso esaltata per il suo livello tecnico e classificata in vario modo, viene riferita e discussa in base agli assunti del Gallaccini, del Blondel, del Cordemoy, del Laugier, del Lodoli e dei suoi divulgatori. Lo studio si conclude considerando l'opera di Vanvitelli come un riflesso degli studi teorici contemporanei e al tempo stesso come, per così dire, un vivente trattato, sulla scorta del quale è stato successivamente scritto e teorizzato in Italia e in Europa.

L'architettura della seconda metà del Settecento, in Storia di Napoli vol. VII, Società Editrice Storia di Napoli, 1967.

La monografia, parte del volume dedicato alla storia di Napoli nel sec. XVIII, tratta delle opere architettoniche ed urbanistiche volute da Carlo di Borbone e da Ferdinando IV. Oltre ai palazzi di Capodimonte e di Portici, dovute alla collaborazione del Medrano col Canevari, vengono esaminate tutte le opere realizzate in Campania da Luigi Vanvitelli, Ferdinando Fuga e Mario Gioffredo. Queste, talvolta con accenti notevolmente diversi, si pensi alla reggia di Caserta e all'Albergo dei poveri, alle chiese dell'Annunziata e dello Spirito Santo e all'incremento dell'edilizia civile, hanno tuttavia in comune una più ampia dimensione rispetto alle precedenti fabbriche del barocco locale. E questo fare in grande anticipa la progettazione unitaria di intere strade ed ambienti che sarà tipica delle grandi metropoli europee. Inoltre nell'architettura napoletana del 700 comincia, con quel processo tipicamente razionalistico che è proprio dell'epoca, a manifestarsi una serie di dicotomie specialistiche: arte e tecnica, pubblico e privato, gusto del grandissimo e del piccolissimo, per cui al gigantismo delle fabbriche si associa la minuzia e fragilità degli oggetti d'uso: la grande dimensione dell'Albergo dei poveri o dei Granili è simbolica della stessa cultura che ha prodotto la chinoiserie del gabinetto di porcellana di Capodimonte.

Avanguardia e sperimentalismo nella storia dell'architettura moderna, in Storia di Napoli, n. 93 del vol. XI de «L'Arte moderna », Fratelli Fabbri Editori, Milano, 1967.

La storia delle manifestazioni più avanzate ed inedite dell'architettura moderna viene in questo saggio descritta con l'iniziale proposito critico di verificare fino a che punto sia lecito parlare di avanguardia in architettura. Dopo il confronto di tali manifestazioni con i movimenti dell'avanguardia artistico-letteraria, l'analisi dei suoi postulati provocatori, radicali, antitradizionali ed eversivi e, d'altro canto, l'esame delle reali condizioni socio-economiche da cui l'architettura non può prescindere, l'autore conclude che l'avanguardia in architettura, rigorosamente intesa, non può comprendere le opere effettivamente realizzate, bensì quelle rimaste allo stato di progetto, di concezione utopica, di formulazione teorica.

Un ambiente napoletano, via Costantinopoli, Roma 1962.

Gli antichi villaggi di Posillipo, in «Napoli nobilissima», vol. II, f. II, 1962.

Architettura e urbanistica dalla seconda metà dell'Ottocento ad oggi, in Storia di Napoli, vol.X, Società Editrice Storia di Napoli, 1971.

L'architettura della seconda metà del Settecento, in Storia di Napoli, vol.VII, Società Editrice Storia di Napoli, 1972.

Vanvitelli nella storia e nella critica del Settecento, in AA.VV., Luigi Vanvitelli, E.S.I., Napoli 1973.

L'architettura del Rinascimento a Napoli (1979), in Storie, progetti e parole su Napoli, Casa Editrice Fausto Fiorentino, Napoli 1996.

Lettura semiologica di Palazzo Chiericati, in «Domus», n. 608, luglio - agosto 1980.

Voce Progettazione nel V vol. della Enciclopedia del Novecento, Istituto dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 1981.

Lettura semiologica della Basilica di Vicenza, in «Domus», n. 613, gennaio 1981.

Lettura semiologica del Baldacchino di S. Pietro, in «Domus», n. 619, luglio - agosto 1981.

Lettura semiologica di S. Carlino alle quattro fontane, in «Domus», n. 629, giugno 1982.

Frank. Ll. Wright, Store Residence, Hollywood, in «Domus»,n. 675, settembre 1986.

Le trasformazioni dalla nascita della società industriale a oggi, in AA.VV., Il regno del possibile, Edizioni del Sole 24 ore, Milano 1986.

Le regole del gioco morfologico, in AA.VV., Rigenerazione dei centri storici, il caso Napoli, Il regno del possibile, Edizioni del Sole 24 ore, Milano 1988.

La Campania: architettura e urbanistica del Novecento, in Storia e civiltà della Campania, l'Ottocento e il Novecento, Electa Napoli 1995.

La sintesi delle arti come «forma simbolica», nel Catalogo della mostra «Mac/Espace, arte concreta in Italia e in Francia 1948-1958», Roma 1999.

Quattrocento, in Topocronologia dell'architettura europea, Zanichelli, Bologna, 1999.

Voce Arredamento del vol.III L'universo del corpo, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, 1999.

Voce Design per il I vol. Appendice 2000 dell'Enciclopedia Italiana Treccani, 2000.

 
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